La Comunità Educativa “Il Nuovo Giorno” persegue le seguenti finalità educative:
– Svolgere azioni di recupero di stati di crisi e abbandono temporaneo assicurando assistenza, protezione e partecipazione alla vita sociale;
– Integrare o sostituire temporaneamente le funzioni genitoriali compromesse e favorire, dove possibile, i rapporti con la famiglia d’origine;
– Offrire accoglienza in un ambiente che consenta di apprendere una pratica quotidiana di vita e stimoli l’autonomia e la cura personale;
– Incoraggiare la partecipazione del minore alla vita della comunità favorendo un clima di reciproco riconoscimento delle differenze;
– Coinvolgere il minore nelle decisioni relative al proprio percorso (inserimento, progetto individuale, dimissione), nella prospettiva dell’acquisizione di autonomia e indipendenza dalle figure adulte;
– Promuovere interventi di sostegno scolastico o attivare percorsi di formazione professionale e inserimento lavorativo;
– Favorire i rapporti con il contesto sociale di riferimento attraverso l’utilizzo dei servizi scolastici, del tempo libero, socio-sanitari e di ogni altra risorsa presente nel territorio.
La Comunità si propone come una famiglia, in cui ciascuno si impegna per creare un clima di vera serenità. In particolare, la Comunità mira alla implementazione ed allo sviluppo del benessere individuale, familiare e sociale degli utenti presi in carico, oltre che al superamento di eventuali condizioni di disagio sofferte dagli stessi, attraverso la promozione di azioni mirate e progettualità specifiche, da realizzarsi sinergicamente, d’intesa con i Servizi Sociali e l’Autorità Giudiziaria, attivando la rete delle risorse e degli attori sociali territoriali presenti nelle comunità locali. Il rientro nel nucleo d’origine resta l’obiettivo prioritario di ogni intervento diretto ai minori. Laddove non esistano le condizioni di rientro, si favorisce l’adozione, in collaborazione col Tribunale per i Minori e i Servizi Territoriali, oppure si organizzano gruppi appartamento che favoriscano il graduale distacco dalla struttura, l’acquisizione di maggiore autonomia e l’avvio al lavoro.
Nel perseguire le proprie finalità la Comunità Educativa “Il Nuovo Giorno” ha una particolare attenzione alla Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia nella sua interezza.
DESTINATARI DEL SERVIZIO
Come previsto dall’art. 48 del Reg. Reg. 4/2007, la Comunità ospita dieci minori, più ulteriori due in casi di emergenza, di età compresa tra i 14 ed i 18 anni.
MODALITA’ D’ACCOGLIENZA: La richiesta di accoglienza del minore viene inviata dal Servizio Territoriale competente alla Comunità Educativa “Il Nuovo Giorno”, dal Centro di Giustizia Minorile, dai servizi di neuropsichiatria infantile, dall’ufficio immigrazione della Questura e della Prefettura. Alla richiesta di inserimento, valutato il caso, la struttura risponde con una lettera di disponibilità. Al momento dell’inserimento, il Servizio inviante trasmette tutta la documentazione anagrafica, sociale, sanitaria e giudiziaria utile. La cooperativa “Insieme” può sottoscrivere una convenzione per definire rispettivamente i propri impegni. La fase di accoglienza del minore è curata dal coordinatore e dall’équipe psico-pedagogica della struttura.
SERVIZI ED ATTIVITÀ: Nella Comunità Educativa si privilegiano la persona e le relazioni, si favorisce il dialogo e la comunicazione diretta tra gli operatori e gli ospiti e tra gli ospiti e la famiglia d’origine. In particolare, l’approccio metodologico della Comunità Educativa “Il Nuovo Giorno” fa riferimento al “Sistema Preventivo” di San Giovanni Bosco, fondato sui pilastri della Ragione, della Religione e dell’Amorevolezza, sull’ “I care” di Don Lorenzo Milani e sull’esperienza della Scuola di Barbiana.
Minori e riscoperta di sè:
– un’occasione per scoprire e valorizzare le proprie competenze ed abilità;
– un’esperienza educativa di integrazione e socializzazione;
– un contesto relazionale capace di favorire l’espressione libera di sé.
Minori e famiglia:
– cura, in collaborazione con i servizi competenti, i rapporti tra gli ospiti e la famiglia d’origine, onde favorirne il reinserimento;
– dove possibile segue la famiglia con mirati incontri di sostegno alla genitorialità per fornire alla stessa strumenti utili atti al rientro del minore nel territorio di origine.
Minori e territorio:
– predispone ed attua iniziative finalizzate ad agevolare l’inserimento sociale degli ospiti, con il coinvolgimento di tutte le altre agenzie educative presenti sul territorio: parrocchie, strutture sportive, associazioni, ecc..;
– la Comunità Educativa dispone di un pulmino per l’accompagnamento dei minori.
Minori ed attività esterne:
– percorsi scolastici e professionali, attività sportiva, cine-forum, oratorio, ippo-terapia, equitazione;
– laboratori artistici, sostegno scolastico, laboratori linguistici, laboratori gastronomici.
La struttura ospita minori:
CON PROVVEDIMENTO PENALE: inviati dai Tribunali per i minorenni in sede penale, dai Centri di Giustizia Minorile. L’equipe è fortemente preparata nella gestione di minori in Misura Cautelare (ex art. 22 dpr 448/88), nella gestione di progetti di Messa alla Prova (ex art. 28 dpr 448/88). Nella gestione dei minori di area penale l’equipe fa particolare riferimento alle linee guida del progetto “L’Isola che non c’è” elaborato dal Centro di Giustizia Minorile di Bari.
CON PROVVEDIMENTO CIVILE: inviati dai Tribunali per i minorenni in sede civile, dai Servizi Sociali Comunali, dagli Ambiti Sociali di Zona. DI AREA PSICHIATRICA: sono riservati due posti per l’accoglienza minori di età compresa tra 14 e 18 anni, alcuni anche con estensione fino al 21° anno di età, che presentano: – gravi disordini dello sviluppo; – disturbi acuti e cronici associati a gradi variabili di dis-funzionamento cognitivo-emozionale e comportamentale-relazionale; – psicosi.
La presa in carico del minore si basa su un approccio multidisciplinare che pone al centro del progetto educativo i bisogni dello stesso, il percorso è posto in essere in collaborazione con i Servizi di neuropsichiatria infantile territoriale e gli enti invianti. In presenza di detti minori l’equipe è implementata con figure professionali adeguate in relazione alle prestazioni sociosanitarie richieste. Le eventuali prestazioni sanitarie sono erogate dal Servizio Sanitario Regionale nel rispetto del modello organizzativo vigente.